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AVVOCATO ITALIANO PER COMPRARE CASA A IBIZA

Marialuisa La Ferla

L’acquisto di una casa alle Baleari può essere un’esperienza emozionante, ma può anche essere complicato e pieno di insidie. Avere un avvocato italiano a Ibiza a cui rivolgersi e che può spostarsi in qualsiasi isola dell’arcipelago può fare la differenza nella compravendita di una casa alle Baleari.

Un avvocato esperto può aiutare a garantire che tutti i documenti dell’immobile siano in ordine e che non vi siano problemi legali con la proprietà. Può anche aiutare a negoziare il prezzo e a gestire tutti gli aspetti commerciali oltre che legali della transazione, interfacciandosi in primo luogo con l’agenzia immobiliare. Bisogna sapere che le compravendite nelle Baleari sono molto rapide e spesso le agenzie immobiliari, anche (per non dire soprattutto) italiane, sono assolutamente incompetenti con l’unico scopo di far concludere la compravendita per prendere la provvigione.

L’acquirente è spinto dagli agenti immobiliari o dai proprietari venditori a lasciare acconti e firmare documenti in spagnolo che sono in realtà dei veri e propri contratti preliminari di acquisto nell’immediato o entro le 24 ore, facendo pressione affinchè si decida in fretta se acquistare o meno dato che ci sono sempre altri possibili acquirenti pronti a comprare la stessa casa.

Avvocato italiano con la sua esperienza è abituato sia a trattare in questo tipo di situazioni ce richiedono freddezza e lucidità (si acquista una casa, non un paio di scarpe!) sia a fare molto rapidamente una prima verifica sulla legalità della proprietà, redigendo i documenti e contratti per bloccare l’offerta per il tempo necessario alla più approfondita analisi per poi redigere un preliminare di acquisto o direttamente il contratto di compravendita, se la verifica ha esito positivo.

Ovviamente un avvocato italiano a Ibiza può fornire un supporto importante nella lingua italiana, rendendo più facile comunicare e capire i termini dell’accordo.

Inoltre, un avvocato italiano a Ibiza o nelle altre isole delle Baleari aiuta a intendere le leggi e le normative locali, che possono essere complesse e diverse da quelle del proprio paese. Conoscere queste leggi è fondamentale per evitare problemi legali in futuro.

In generale, l’acquisto di una casa alle Baleari può essere un’esperienza emozionante e gratificante, ma è importante essere consapevoli dei rischi e dei problemi che possono sorgere. Avere un avvocato italiano a Formentera o Ibiza o nelle altre isole può aiutare a garantire che l’acquisto di una casa alle Baleari sia un successo.

Per questo motivo, è fortemente consigliato avere un avvocato italiano nelle Baleari durante tutto il processo di acquisto, per garantire che sia un successo senza problemi legali.

In sintesi, avere un avvocato italiano a Ibiza durante la compravendita di una casa alle Baleari è fondamentale per evitare problemi legali, comprendere le leggi locali, aiutare nella negoziazione del prezzo e fornire supporto in lingua italiana.

Avvocato Italiano mette a disposizione le proprie competenze per l’assistenza legale nell’intero processo legale di acquisto di una casa a Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca, iniziando dal primo contatto con le agenzie immobiliari. Se sei interessato o vuoi anche avere solo informazioni non esitare a contattarmi.

BALEARI: MERCATO IMMOBILIARE E AVVOCATO

Marialuisa La Ferla

ll mercato immobiliare nell’arcipelago delle isole Baleari, composto da Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera, è stato in costante crescita negli ultimi anni ed è sempre più importante farsi assistere da un avvocato nelle compravendite di immobili.

La domanda di proprietà immobiliari in queste isole, famose per il mare, le spiagge e la vita notturna, è in aumento sia da parte dei turisti che cercano una seconda casa, sia da parte degli investitori che vedono le isole come un’opportunità di investimento a lungo termine.

Maiorca, la più grande delle isole Baleari, è sempre stata la più popolare tra gli acquirenti, con una forte domanda per le proprietà nella zona di Palma, la capitale dell’isola.

Nel 2021 il prezzo medio per l’acquisto di una casa a Maiorca era di circa 2.000-3.000 euro al metro quadrato, nella zona di Palma i prezzi possono superare i 4.000 euro al metro quadrato mentre le proprietà situate nell’entroterra possono essere più economiche, con prezzi che possono scendere fino a 1.500-2.000 euro al metro quadrato

Minorca, nota per le sue spiagge tranquille e la natura selvaggia, sta vedendo anche un aumento della domanda per le proprietà immobiliari. In questa isola ci sono molte opportunità per gli acquirenti interessati a case rurali o ville con terreni .

Nel 2021 il prezzo medio per l’acquisto di una casa a Minorca era di circa 1.800-2.500 euro al metro quadrato. Le proprietà situate nella zona costiera o con vista sul mare possono essere più costose, con prezzi che possono superare i 3.000-3.500 euro al metro quadrato. Le proprietà rurali o le case con terreni possono essere più economiche, con prezzi che possono scendere fino a 1.500-2.000 euro al metro quadrato.

Ibiza, famosa per la sua vita notturna oltre che per mare e spiagge, sta attirando sempre più investitori in cerca di proprietà da comprare e, ove possibile, da affittare ai turisti durante l’alta stagione.

Nel 2021 il prezzo medio per l’acquisto di una casa a Ibiza era di circa 2.500-3.500 euro al metro quadrato. Tuttavia, le proprietà situate nelle zone più popolari possono essere molto più costose, con prezzi che possono superare i 4.000-5.000 euro al metro quadrato.

Formentera, l’isola più piccola delle Baleari, sta vedendo una crescita della domanda per le proprietà immobiliari, ma i prezzi sono generalmente più elevati rispetto alle altre isole a causa della sua posizione privilegiata e delle sue spiagge incontaminate.

Nel 2021 il prezzo medio per l’acquisto di una casa a Formentera era di circa 3.000-4.000 euro al metro quadrato. Tuttavia, le proprietà situate nella zona costiera o con vista sul mare possono essere molto più costose, con prezzi che possono superare i 5.000-6.000 euro al metro quadrato. In un recente articolo del Diario di Ibiza si sostiene addirittura che attualmente il prezzo medio delle case a Formentera si aggira intorno ai 10.000 euro

In generale, il mercato immobiliare delle isole Baleari sta crescendo costantemente e offre opportunità per gli acquirenti interessati a proprietà sia per uso personale che come investimento. Tuttavia, è importante considerare che i prezzi possono variare notevolmente tra le diverse isole e le diverse aree, quindi è importante fare una ricerca approfondita prima di prendere una decisione di acquisto.

È importante notare che i prezzi effettivi possono poi variare notevolmente a seconda delle caratteristiche della proprietà, come la posizione, le dimensioni, lo stato di conservazione e le dotazioni, la possibilità di utilizzare l’immobile per gli affitti turistici (ossia gli affitti inferiori ai 30 giorni che in generale sono vietati).

Altro fattore che influisce molto sul prezzo di un immobile è la situazione legale in quanto molte proprietà sono in parte abusive e comunque con problemi legali legati ad infrazione di norme urbanistiche e paesaggistiche. I problem sono evidenti in generale quando si trova quella che sembra essere una buona occasione. E’ fondamentale, dunque, farsi assistere in tutta l’operazione di compravendita da un legale.

Avvocato italiano mette a disposizione la propria competenza per offrire un’assistenza legale come avvocato a Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca nel processo di acquisto di un immobile, dal contatto con l’agenzia immobiliare o con il proprietario al controllo della legalità della proprietà alla redazione del contratto preliminare e definitivo, all’attivazione delle utenze dell’immobile appena acquistato.

COMPRARE CASA A IBIZA: CRESCE IL MERCATO IMMOBILIARE DAL 2020

Marialuisa La Ferla

L’analisi del mercato immobiliare di Ibiza dal 2020 ad oggi dimostra che comprare una casa sull’isola continua ad essere un ottimo investimento.

Nonostante la crisi per la pandemia Covid 19, la seguente crisi economica e l’aumento dei prezzi che riguarda soprattutto le case di nuova costruzione, considerato il vertiginoso aumento del costo dei materiali, in Ibiza dal 2020 si è incrementata la domanda di acquisto di case di seconda mano.

Sono sempre di più soprattutto gli stranieri interessati a comprare immobili ad Ibiza a fronte di un’offerta che, come gli anni precedenti, è rimasta praticamente invariata (per le politiche di protezione ambientale sono poche le concessioni per  nuove costruzioni), con il conseguente aumento dei prezzi e crescita del mercato immobiliare.

L’innalzamento dei prezzi degli immobili ed in particolare di quelli destinati ad abitazione da un punto di vista sociale sta creando dei disagi. Si sta assistendo da un lato all’abbandono dell’isola da parte di residenti che preferiscono trasferirsi in luoghi ove il costo abitativo è più basso, mettendo a frutto le proprietà che hanno sull’isola (se ce le hanno), dall’altro alla difficoltà di trovare impiegati pubblici (insegnanti, medici, poliziotti ad esempio) o lavoratori in generale (ad esempio camerieri) disposti a trasferirsi sull’isola per lavorare. E’ di questi giorni l’incredibile notizia che è all’esame del Parlamento delle Baleari una proposta per limitare l’acquisto degli immobili da parte degli stranieri.

Guardiamo i numeri del settore immobiliare sull’isola di Ibiza, giusto per renderci conto della situazione.

Una delle piattaforme web più diffuse nel settore immobiliare spagnolo, “Idealista.es”, attualmente offre oltre 2.400 immobili in vendita a Ibiza. Non è più disponibile la casa più cara fino al mese di luglio che si trovava in zona Cala Vedella-Cala Comte (una villa indipendente di due piani con piscina, 6 camere da letto, 6 bagni, costruita nel 2022 su di una parcella di 33.000 m2, al prezzo di € 19.000.000). Ora la casa più cara è una villa a Santa Eulalia (zona Siesta) al prezzo di € 11.950.000, seguono cinque ville al prezzo di € 10.500.000 (zona Cap Marinet, Jesus, es Cubells) due tra i 9 e 10 milioni, 19 tra i 7 e 9 milioni, e così a scendere a poco a poco. Prezzi che cinque anni fa si trovavano a Maiorca, per esempio, non ad Ibiza.

Questo significa che, continuando il trend già sottolineato per i precedenti anni, il settore immobiliare del lusso continua a subire vertiginosi incrementi.

Al contrario la prima casa della lista per prezzo più basso fino a qualche giorno fa era uno studiò in San Antonio, di 37 mq, per € 87.000, nel cui annuncio si sottolineava che era ideale come investimento perché è molto facile da affittare. Oggi la casa meno cara è un alloggio con una camera da letto sempre a San Antonio di 60 mq a € 130.000, per poi passare a € 140.000 per un monolocale di 33 mq quadrati in Ibiza città, zona La Marina, da ristrutturare, occupato, che probabilmente non può avere l’abitabilità in considerazione dell’insufficiente superficie (ma quest’ultimo dettaglio nell’annuncio non è ovviamente scritto).

L’avvertimento sul buon investimento è corretto considerati i prezzi dei canoni di affitto: nella stessa piattaforma è normale trovare studiò a San Antonio di 30 mq che si affittano a € 650 al mese, già nel 2020 in Ibiza-città e dintorni non si trovava un monolocale ad un canone mensile inferiore a € 1.000, in Santa Eulalia e Santa Gertrudis a € 900,00 al mese e ad oggi tali prezzi sono ancora aumentati. Prezzi inferiori si possono trovare ma solo per affitti durante i mesi invernali, da novembre ad aprile.

A causa del caro-affitti la soluzione scelta da molte persone per poter rimanere sull’isola è quella di affittare una stanza in appartamento che nella stagione 2022 erano esaurite già a fine maggio, con i prezzi che partivano da € 400 euro fino ad arrivare a € 1.500.

Secondo le statistiche del citato portale “Idealista.es”, in questi ultimi due anni il prezzo di acquisto delle case è aumentato in tutti i comuni dell’isola: nel 2021 il valore medio per metro quadrato nel municipio di San Joan (al nord) era il più caro dell’isola raggiungendo il prezzo di  € 6.038, seguiva il municipio di San Josep, con valore di € 5.383 e, Santa Eulalia € 5.232 e, in Ibiza città il costo per metro quadrato era di € 5118, in San Antonio di € 3.906.

Il prezzo medio per metro quadrato in Ibiza città, il passato mese di dicembre, era di € 5.009,00 per la compravendita e di € 10,3 al mese per la locazione, un 3,2% e un 3,8% in più di dicembre 2020 (ciononostante numerose agenzie immobiliari non avevano disponibilità di appartamenti a prezzi inferiori ai € 200.000).

Secondo un’agenzia immobiliare dell’isola, la rendita media dell’acquisto di un bilocale in Cala Molì (lato sud della Baia di San Antonio), in un ex residence ora diviso in singole unità immobiliari senza alcun particolare pregio né architettonico né di materiali, con due stanze, salone – cucina, bagno e terrazzo, sei posti letto, in prima linea mare (che però non si vede dalle finestre) in vendita al prezzo di € 250.000 è dell’8% annuo, considerata la possibilità di affittarlo nei mesi invernali ai lavoratori principalmente di imprese edilizie e nei mesi estivi, per periodi superiore ai trenta giorni, a turisti (essenzialmente famiglie) o a lavoratori del settore alberghiero-ristorazione. Con la prospettiva di rivenderlo a un prezzo più alto in futuro, considerato il progetto di riqualificazione della zona già in fase di realizzazione.

Secondo le valutazioni analizzate nelle statistiche Tinsa IMIE General y Grandes Mercados, nel dicembre 2021 il prezzo delle case nuove e usate nelle Baleari ha subito un incremento del 8,2% rispetto a dicembre 2020. Nel 2022 l’incremento è forse maggiore.

In conclusione investire nell’acquisto di un immobile nelle Baleari e, in particolare, nell’isola di Ibiza continua ad essere una buona idea, sempre però che si compri una casa senza problemi legali che potrebbero impedirne una successiva vendita o implicare il pagamento di multe o l’ordine di demolizione di alcune parti (immobili abusivi, gravati di debiti, non iscritti nel registro immobiliare, solo per fare alcuni esempi).

E’ dello scorso mese la pubblicazione della notizia che il noto calciatore Leo Messi ha comprato una villa di 568 mq nella località di Cala Tarida nel mese di febbraio per il prezzo di € 11.000.000 ed ha già scoperto che dovrà demolirne una parte e pagare una multa salata perché vi erano opere abusive e la casa non disponeva dei certificati e licenze necessarie. Il tutto nonostante la presenza dello studio legale che l’assisteva e delle rassicurazioni del venditore che aveva garantito (a parole) che i documenti e certificati erano tutti presenti, solo che erano stati persi.

Ibiza nel 1600 era un’isola di pirati e oggi, nel 2022, in un certo senso continua ad esserlo.

Nell’acquisto di un immobile è fondamentale farsi seguire da un avvocato attento e puntiglioso, che esegua tutti i controlli necessari sulla legalità dell’immobile indipendentemente dal prezzo e dai soggetti con i quali deve trattare. Gli agenti immobiliari, che spesso sono personaggi improvvisati nel settore senza alcuna competenza, sovente spingono per far concludere la compravendita perchè così incassano la commissione, i notai non eseguono verifiche approfondite sulla situazione urbanistica poichè negli atti scrivono quanto viene dichiarato dal venditore circa legalità e regolarità, così il compratore, se non è ben assistito, corre il pericolo di ritrovarsi ad aver acquistato un immobile con mille problemi che ne inficiano la commerciabilità ed il valore.

Pertanto si raccomanda sempre di farsi assistere da un legale in tutta l’operazione di compravendita, compreso il rapporto con l’agenzia immobiliare e Avvocato Italiano mette a disposizione le proprie competenze e la rete di consulenti di cui si avvale per tale assistenza.

 

 

DOVE INVESTIRE DURANTE LA CRISI? AD IBIZA, UN MERCATO CHE RESISTE A COVID E GUERRA

Marialuisa La Ferla

La crisi sanitaria per Covid 19 e quella economica causata dal susseguirsi di molteplici fattori (dalla crisi delle forniture a quella energetica, aggravata dalla guerra in Ucraina) non hanno influito e non influiscono  sull’andamento del mercato immobiliare nelle Baleari e, in particolare, in Ibiza ove, anzi, giovano al settore.

Come si è comportato il mercato immobiliare a Ibiza durante la pandemia nel 2020 e 2021?

In Spagna, dal 15 marzo 2020, si sono susseguite sei ondate di Covid 19, sono stati registrati 10 milioni di casi, 10 mila morti. Ad Ibiza e Formentera la situazione peggiore si è presentata nei mesi di gennaio e febbraio 2021, quando, esauriti i posti di ricovero nell’ospedale locale, i malati hanno dovuto essere trasportati in elicottero all’ospedale di Maiorca.

Premesso che molte delle attività delle isole di Ibiza e Formentera sono a carattere stagionale (con periodo di apertura dal mese di aprile a quello di ottobre), nella stagione estiva 2020 oltre la metà delle attività turistiche delle due isole, dagli hotel, ai ristoranti ai i negozi di vestiti e souvenir, sono rimaste chiuse.  La situazione non è cambiata molto nel 2021, con la timida apertura di meno di due terzi di queste attività.Si deve tenere a mente che a luglio ed agosto 2021, a causa di una nuova ondata di Covid nata da un concerto organizzato a Palma de Mallorca in occasione delle gite di fine anno scolastico degli studenti delle scuole superiori provenienti da tutta la nazione, vi è stato il coprifuoco notturno (alle 23,00, alle 24,00 o all’1,00) e la limitazione del numero di persone in riunioni e ai tavoli.

In entrambe le stagioni le discoteche sono sempre rimaste chiuse, con riapertura solo ad ottobre 2021, data nella quale, con le dovute precauzioni (green pass, test, limiti di affluenza, mascherine) è venuto meno il divieto di ballare. Sì, perché proprio ad Ibiza, per due anni, c’è stato il divieto normativo di ballare. La stagione 2021 ha così visto solo due discoteche aperte per sei serate in tutto: il DC10 con quattro serate (il lunedì) e l’Amnesia che ha festeggiato l’opening il venerdì ed il closing il sabato.

Parlando di discoteche ed ozio notturno si ricorda che Ibiza è il referente mondiale di tale settore.

Si pensi che “con solo 120 giorni di lavoro all’anno, l’ozio notturno è capace di generare nell’isola di Ibiza 400 milioni di euro e dar lavoro a più di 8.000 persone“, così il giornale “El Mundo” il 17/02/2017, riferendosi ai dati del 2016, evidenziava che tale settore è capace di creare gli utili annuali della Ferrari (anno 2016) e dare gli stessi posti di lavoro annunciati per l’industria automobilistica statunitense dopo l’arrivo di Donald Trump. Secondo altri dati del 2019, l’ozio notturno genera 770 milioni di euro e genera il 35% delle occupazioni dell’isola (ricerca Fitur pubblicata nel Periodico di Ibiza il 25/01/2019). Il Grupo Pacha (a cui appartengono, oltre alla discoteca di Ibiza, hotel e altri locali) è stato venduto nel 2017 ad un fondo di investimenti americano a 350 milioni di euro, il medesimo fondo attualmente pare abbia messo in vendita la sola discoteca Pacha di Ibiza per 500 milioni di euro.

Avendo a mente questi dati ci si può meglio rendere conto dell’impatto economico che ha avuto sull’isola la chiusura di tale settore da ottobre 2019 ad aprile 2022.

Ibiza è stata la meta, oltre che dei vip che vi si recano ormai abitualmente, di turismo prettamente nazionale. Molti spagnoli con famiglie hanno approfittato della mancanza delle discoteche e della “confusione” ad essa associata per visitare l’isola e scoprirne l’incanto naturalistico, gastronomico e culturale. E’ stato però evidente che Ibiza senza musica, feste e l’ozio notturno  perde, oltre alla maggior parte delle proprie entrate economiche, la sua particolare attrattiva rispetto ad altri luoghi del Mediterraneo (si pensi alle isole della Grecia) e, per essere competitiva, dovrebbe rivedere il livello dei prezzi assolutamente squilibrati rispetto alle altre mete.

Sì, perché ad Ibiza i prezzi non sono scesi nonostante tale situazione anomala protrattasi per oltre due anni e la crisi economica ad essa associata: non sono diminuiti né i canoni degli affitti né i prezzi delle case né i prezzi dei prodotti in generale.

Solo nei primi mesi della pandemia del 2020 alcuni proprietari sono stati disposti a ridurre i canoni di locazione, sia per i locali commerciali che per le abitazioni, per il resto del periodo gli affitti sono rimasti invariati, il che ha provocato la chiusura di numerose attività, anche alberghiere. La zona del porto di Ibiza era tappezzata di cartelli di locali disponibili in affitto, così come a San Antonio e Playa d’En Bossa, cittadine prettamente legate all’ozio notturno che sono rimaste praticamente deserte e chiuse per due anni di fila.

La situazione di crisi economica era pertanto generalizzata, ciononostante il settore del mercato immobiliare non ha subito alcuna crisi, anzi, al contrario delle previsioni, dalla fine del 2020 ad oggi ha continuato a crescere, raggiungendo in questo 2022 livelli di prezzi mai visti prima.

Lascio agli economisti ed agli analisti di settore la spiegazione delle cause, condividendo l’idea che la crisi sanitaria ed economica ha provocato un incremento del mercato del lusso in generale. Tale innalzamento è dovuto ad una serie di fattori tra i quali evidenzio il desiderio di sbloccare investimenti da un mercato finanziario soggetto a continui shock, il desiderio di avere un buen retiro in caso di nuovi lock down e, perché no, la volontà di godere delle proprie ricchezze finchè si è in vita, una volta messi di fronte alla volatilità della vita stessa. La seguente crisi economica che stiamo vivendo e, probabilmente, vivremo nei prossimi anni, favorisce poi la scelta di investire il denaro in beni immobili o in attività, possibilmente all’estero, in modo da mettere al riparo le finanze da un’inflazione galoppante e dal pericolo dell’innalzamento delle imposte.

Di fatto, dunque, il mercato immobiliare di Ibiza non solo non si è arrestato durante la crisi “covid”, ma ha continuato ad incrementarsi.

Ibiza continua inoltre ad essere la meta per ottimi investimenti non solo immobiliari, ma anche imprenditoriali considerato che, oltre ad essere ormai un vero e proprio marchio di tipo mondiale a cui viene associata l’idea di gioia e benessere, e dunque di “desiderio”, sta diventando una meta sempre più esclusiva e ricercata, con affluenza di molti turisti in periodi sempre più prolungati dell’anno, con elevata capacità di spesa e interesse in tutto ciò che è “Ibiza”, sia da consumare quando è lì, sia da acquistare quando è altrove. Se poi al prodotto oltre ad “Ibiza” si associa “Italia” ecco che la ricetta perfetta per soddisfare il desiderio del turista-consumatore mondiale legato all’isola è stata trovata. Oltre alle attività della ristorazione, alimentazione o ad essa legate mi riferisco anche al commercio di prodotti e servizi di vario genere, dalla moda al design all’estetica.

Alla luce di tale situazione Avvocato Italiano mette a disposizione le proprie competenze e la rete dei professionisti con i quali collabora per accompagnare, assistere e consigliare gli investitori nella realizzazione del loro progetto finanziario di tipo immobiliare e/o imprenditoriale ad Ibiza e nelle altre isole delle Baleari.

APERTI GLI AFFITTI TURISTICI A FORMENTERA

Marialuisa La Ferla

Il 23 aprile 2019 il Consiglio Insulare di Formentera ha approvato la normativa che regola gli affitti turistici sull’isola.

Ricordiamo che secondo la legge del Turismo delle Isole Baleari per affitto turistico si intende la locazione di un immobile per meno di trena giorni pubblicizzata sui portali internet quali Airbnb, Booking e simili o la locazione inferiore ai trenta giorni di cui non si riesca a dimostrare lo scopo diverso da quello turistico. Ebbene, tale tipo di locazione è consentito solo nelle zone stabilite dai Consigli Insulari delle singole Isole delle Baleari, dopo aver acquistato i posti-letto disponibili ed aver presentato la Dichiarazione responsabile di inizio di attività (DRIAT). Ogni isola, infatti, stabilisce il numero delle “plazas turisticas” ossia dei posti-letto di hotel ed altre strutture da destinare ai turisti che devono essere acquistati dall’amministrazione insulare per poter essere commercializzati.

A Formentera, terminando un processo normativo iniziato a fine settembre 2018, è stato modificato il  Pianto Territoriale Insulare (PTI) individuando le zone ed i limiti per l’affitto turistico di case unifamiliari e appartamenti in edifici plurifamiliari, sempre che vengano rispettati i requisiti di legge.

L’obiettivo è di garantire l’equilibrio tra la qualità di vita dei residenti e un’attività turistica di qualità.

Il Consiglio Insulare di Formentera ha così stabilito che, su un totale di  20.585 di posti-letto turistici, 12.081 sono per hotel e 5.000 sono quelli disponibili per l’affitto turistico che è ammesso esclusivamente nelle zone rustiche di Formentera e nei nuclei di es Pujol, la Savina, es Calò, ca Marì e Mariland, ad esclusione del Parque Natural e Xarxa Natura e dei nuclei tradizionalmente residenziali.

E’ stato poi approvato il “piano di qualità” che stabilisce i requisiti basici di mobiliario, igiene, stato generale dell’immobile nonché requisiti medioambientali (come ad esempio la presenza di energie rinnovabili, parcheggi per le biciclette) che devono avere le case per essere destinati all’affitto turistico: ogni unità immobiliare deve possedere i 26 requisiti indispensabili ed almeno 14 dei 20 requisiti opzionali.

Infine è stata approvata l’ordinanza fiscale che prevede il pagamento di:

  • € 300,00 per presentare la Dichiarazione responsabile di inizio attività,
  • € 150,00 per il rinnovo (si ricorda per gli alloggi in edifici plurifamiliari la dichiarazione di inizio attività è valida solo per 5 anni),
  •  € 70,00 all’anno per ogni posto-letto, più il 5% per ogni posto letto in più fino ad arrivare a dodici, con un prezzo massimo fissato in € 119,72 per posto letto. In pratica: il primo posto letto costa € 70,00, il secondo € 70,00 + 5% = € 73,50, il terzo € 73,50 + 5%= 77,17 e così via fino ad arrivare al dodicesimo il cui prezzo massimo è fissato in € 119,72.

Non essendo ancora terminato l’iter per l’approvazione di un nuovo regolamento, per gli affitti turistici a Formentera è ancora in vigore il Regolamento del 2015.

Per sapere se il tuo immobile a Formentera ha i requisiti per l’affitto turistico non esitare a contattare Avvocato Italiano che, esaminata la situazione legale dell’immobile e degli atti del condominio nel caso di appartamento in edificio plurifamiliare, ti può assistere per preparare la documentazione e presentare la Dichiarazione responsabile di inizio di attività.

 

L’INCENDIO DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI IBIZA

Marialuisa La Ferla

Il Palazzo di Giustizia di Ibiza ha preso fuoco il 21 gennaio 2019 alle 4,30 del mattino.

L’incendio dell’edificio di via Macabich è stato estinto dai pompieri verso le 11,00, dopo che sono bruciati completamente il secondo ed il terzo piano e parte del quarto, con le fiamme alimentate dalle carte giudiziarie ed esplosioni che hanno sparpagliato dei fascicoli sui tetti degli edifici circostanti.

Sono scattate immediatamente le indagini da parte della polizia scientifica per accertare le cause dell’incendio, arrivando alla conclusione che è stato doloso (prima del loro arrivo era stata trovata una scala sospetta nelle vicinanze).

Il Ministero di Giustizia spagnolo ha disposto la sospensione dei termini e delle attività dei tribunali di istruzione, violenza contro le donne e penale  (juzgados de instrucción, violencia sobre la mujer, juzgados de lo penal) che sono andati distrutti. Il tribunale di istruzione e quello sulla violenza sulle donne sono stati trasferiti in pochi giorni in una sede provvisoria (il Cetis) affittata dallo stesso Ministero (solo 200 mq!), così da poter riprendere, seppur lentamente ed in uno spazio insufficiente, l’attività.

Il 27 marzo si sono tenute le prime udienze della prima sezione penale presso uno spazio del Consiglio Insulare di Ibiza.

Sono molti i documenti e gli atti processuali andati distrutti e le udienze, dopo la sospensione, possono tenersi con un ritmo estremamente lento (quelle ordinarie, una alla settimana).

Il presidente del Tribunal Supremo de Justicias de Baleares, Antonio Terrasa, ha definito la situazione della giustizia di Ibiza estremamente grave, soprattutto per il Tribunale contro la violenza sulle donne a causa dell’insufficienza degli spazi e della scarsa organizzazione. La situazione è ancora più preoccupante con l’avvicinarsi della stagione estiva, quando l’attività giudiziaria in ambito penale aumenta notevolmente. Si spera che il Ministero di Giustizia possa almeno affittare qualche metro quadro in più dell’edificio già in locazione.

Intanto continuano i lavori per ultimare il nuovo Palazzo di Giustizia che si trova di fronte a quello andato a fuoco e la cui ultimazione metterà fine a questa situazione provvisoria, definita dagli stessi operatori del settore, come “estrema”.

Una visita a Mahon: la capitale di Minorca

Marialuisa La Ferla

Mahon, che dai locali viene chiamata “Mô” , è la capitale di Minorca. E’ una cittadina con meno di 30.000 abitanti che si sviluppa attorno al porto. Con i suoi sei chilometri di lunghezza si tratta di uno dei porti naturali più grandi di Europa, così grande da includere due isole (quella di Llatzaret o Quarentena e la Isla del Rey) e un altro porto che dà anche il nome ad un paese, Es Castell.

Una giornata a Mahon può iniziare con un caffè e una tostada in uno dei bar del porto, aspettando il rientro delle barche dei pescatori se si è abbastanza mattinieri. In tal caso si consiglia di andare al molo di levante (Moll de LLevant) ove ci sono i bar che aprono prima la mattina. Se i pescatori sono già rientrati, l’ottimo pesce lo si può trovare al Mercato del pesce, edificio costruito agli inizi del 1900 con banchi di degustazione ed ottimi punti di ristoro a base di pesce.

Nella passeggiata per il centro storico di Mahon che si sviluppa dietro il porto, è sempre presente, per la sua grandezza, la chiesa neogotica di Santa Maria che si impone tra l’ampia plaza de la Conquista e la più curata plaza de la Constitución con il palazzo del municipio sulla cui facciata spicca un orologio importato dall’Inghilterra nel 1713.

Tra le vie del centro si trovano negozi artigianali dove comprare i prodotti tipici:

le abarcas (i tipici sandali di cuoio), gin, sobrasada (salume simile al capocollo), formaggio (si ricorda il tipico formaggio di Mahon che varia a seconda della stagionatura) o le deliziose esaimadas (dolce rotondo di varie dimensioni fatto con una sfoglia impalpabile e squisita).

Tra le altre vie è particolare la calle de Hannover in perfetto stile britannico che ci riporta al passato della città che restò sotto il dominio inglese nel XVIII secolo.

Da non perdere poi il Teatre Principal de Maó, teatro più antico di Spagna, riferimento culturale dell’isola e modello del suo patrimonio architettonico. Fu costruito nel 1829 dall’impresario Giovanni Palagi su una torre dell’antica muraglia sul modello dei teatri italiani del XVIII secolo.

Continuando sul camino de la Esplanada si può visitare un altro mercato di prodotti tipici dove è possibile assaporare le prelibatezze locali in un ambiente tranquillo e familiare.

Minorca è l’isola delle Baleari che ha subito meno l’influenza del turismo e che ancora oggi punta su un turismo sostenibile, non di massa, così come emerge chiaramente dall’autenticità della capitale Mahon che offre paesaggi incontaminati e atmosfere d’altri tempi.

Fonte: https://elviajero.elpais.com/elviajero/2018/11/15/actualidad/1542273900_909748.html

(la foto è una piantina pubblicata su El viajero – El Pais del 15/11/2018 dove sono segnalati punti di interesse e di ristoro)

Maiorca: Portixol inizia i lavori del porto, 600 diportisti in lista di attesa

Marialuisa La Ferla

Avviso ai naviganti con rotta a Maiorca ed al suo splendido porto di Portixol.

L’autorità portuaria delle Baleari ha aggiunto i due pontili dove saranno trasferite le imbarcazioni del Club Maritimo del Molinar dato che è già scaduta la concessione marittima al Club e sono in programma importanti opere di manutenzione di quell’area.

Si tratta di opere del valore di oltre € 300.000,00 che dovrebbero concludersi entro 9 mesi e mezzo e che permetteranno di risistemare sia l’area portuaria aumentandone l’efficienza che l’area cittadina circostante che da tempo non aveva subito alcun intervento, con una riurbanizzazione che darà continuità al lungo mare. La finalità di tale opere è anche quella di aumentare l’area dedicata alla scuola vela al fine di promuovere tale sport soprattutto tra i giovani.

I diportisti del Club Maritimo del Molinar (120 ormeggi oltre 40 posti in secca) non hanno mai nascosto il loro malumore per la mancata rinnovazione della concessione e per questo spostamento che considerano un vero e proprio sfratto, tanto più grave visto che si tratta del club nautico più antico di Maiorca. Il Club comunque partecipa al concorso per avere il rinnovo della concessione sia dell’area portuale che del ristorante.

Nel frattempo si segnala che l’Autorità Portuaria delle Baleari ha una lista d’attesa di più di 600 persone per avere un ormeggio nei porti pubblici di Palma, alcune delle quali sono in attesa da dieci anni.

L’Autorità Portuaria gestisce un totale di 1.200 ormeggi divisi per il Moll Vell,

es Jonquet, Can Barberà e Portitxol. Oltre a questi restano altri 3000 posti barca che sono gestiti attraverso concessioni.

Vuoi portare la barca a Maiorca o in un’altra isola delle Baleari, vuoi prendere una barca in affitto a Ibiza, Formentera Maiorca e Minrca e sapere come svolgere le pratiche per avere un posto barca a lungo o breve termine? Puoi chiedere una consulenza  ad Avvocato Italiano che potrà prendere le necessarie informazioni e svolgere le pratiche necessarie ad avere l’ormeggio.

Fonti: https://www.diariodemallorca.es/palma/2019/03/04/obras-remodelacion-puerto-molinar-empezaran/1397066.html

https://www.diariodemallorca.es/palma/2019/03/09/socios-club-maritimo-molinar-aceptan/1398719.html

https://www.diariodemallorca.es/palma/2019/02/26/decada-esperando-amarre-puerto-palma/1395331.html

Numero chiuso di auto a Formentera

Marialuisa La Ferla

Formentera il 29 gennaio 2019 ha approvato la limitazione del numero di automobili che possono fare ingresso nell’isola divenendo così la prima isola delle Baleari che ha imposto un tetto massimo di auto che possono circolare al suo interno. L’amministrazione insulare sottolinea come da tale decisioni deriveranno dei benefici sia da un punto di vista ecologico che sociale. Tale provvedimento non deve essere interpretato come una proibizione, bensì come un vero e proprio regalo all’isola ed ai suoi abitanti, compresi quelli occasionali, ossia i turisti. Dal Consiglio Insulare di Formentera assicurano, inoltre, che verrà potenziato il sistema di trasporto pubblico.

Le reazioni a questo provvedimento sono state positive da parte dei rappresentanti delle aziende che affittano auto e motorini, mentre gli addetti al settore turistico temono che questo possa disincentivare l’arrivo di turisti sull’isola. Desta inoltre preoccupazione la possibile procedura per richiedere l’autorizzazione per poter accedere con l’auto, senza contare la pessima pubblicità dell’isola che potranno fare i turisti ignari del provvedimento che, al primo controllo, si potrebbero trovare l’auto sequestrata. I frequentatori di Formentera abituali, invece, consapevoli dell’eccesiva densità di autoveicoli durante la stagione estiva, si dicono favorevoli alla misura adottata, ovviamente a patto di riuscire ad ottenere il permesso per poter circolare con la propria auto.

 Sicuramente è essenziale che il provvedimento sia sufficientemente pubblicizzato e la procedura sia semplice. Ad aprile verranno fornite dal Consiglio Insulare le informazioni per poter acquistare il permesso di circolazione, fornendo le dovute istruzioni.

Sarà vero che queste istruzioni saranno così chiare?

Se vuoi essere sicuro di procedere nel senso giusto per poter andare in vacanza con la tua auto a Formentera, evitando non solo una multa, ma anche il sequestro del mezzo per alcuni giorni, puoi contattare Avvocato Italiano per lo svolgimento della pratica amministrativa di richiesta del permesso di circolazione.

Fonte: https://www.periodicodeibiza.es/pitiusas/formentera/2019/03/14/1064817/formentera-lanzara-campana-potente-para-disipar-dudas-sobre-regulacion.html

Il festival dello street food a Ibiza

Marialuisa La Ferla

Domenica 17 marzo 2019 si è tenuto presso il Mercadillo di Las Dalias, a (San Carles, – Ibiza), la terza edizione dello “Street Food Festival”, il cibo su ruote.

Erano presenti 22 proposte culinarie uniche per dilettare il pubblico con ricette provenienti da tutte le parti del mondo: Asian Grill Road, Sushi Qué Tal, Fun Burguer, Pizza Chef o La Empanada Brava sono solo alcune delle delle opzioni gastronomiche offerte dai golosi Trucks.

Questo cosmopolita ristorante a cielo aperto ha soddisfatto la golosità e la curiosità dei partecipanti, per lo più famiglie che hanno goduto di una splendida giornata di primavera.

Non poteva di certo mancare la musica in una tale occasione di festa, Paul Powell, We the people (dj Alok & dr. Jones), dj Laurent e dj Pablo Herranz sono stati gli incaricati della parte musicale che ha trasformato gli spazi liberi del “mercadillo” in un’allegra pista da ballo.

Allo stesso tempo non sono mancate le bancarelle del mercatino hippy che, quindi, nel fine settimana, non si è tenuto solo il sabato.

Sì, perché tutti i sabati, anche di inverno, si svolge il mercato hippy di Las Dalias, con le colorate bancarelle di prodotti artigianali di vario tipo, dai vestiti alle decorazioni, dai prodotti per la casa a quelli per il corpo, dai gioielli ai giocattoli.

E per ultimo, non per importanza, non è potuta mancare un’area per bambini organizzata per il loro intrattenimento con spettacoli e giochi.

Da questo evento traggo spunto per invitare tutti gli interessati ad avviare un’attività di street food a Ibiza o nelle altre isole delle Baleari, a richiedere una consulenza ad Avvocato Italiano, tenendo a mente che non c’è un permesso specifico per tale attività, ma è possibile svolgerla entro determinati limiti e con determinati requisiti onde evitare di incorrere in sanzioni e nella chiusura dell’attività. 

Fonte: https://ocio.diariodeibiza.es/agenda/noticias/nws-733316-street-food-festival-22-sabores-sobre-ruedas.html

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